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Di seguito sono elencati le notizie scadute ordinate dalla più recente alla più vecchia. D’altra parte, le notizie attuali possono essere lette sulla pagina delle notizie.

MARCONI RADIO INTERNATIONAL effettuerà delle prove di trasmissione il 22 Ottobre 2023 dalle ore 1700 alle 1815 UTC per testare un nuovo trasmetitore sulla frequenza dei 6180 kHz. Per eventuali rapporti di ascolto si possono inviare all’ indirizzo: marconiradiointernational@gmail.com  (Dario Gabrielli via BDXC)

 

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Per festeggiare il suo 80° anniversario la stazione trasmittente di Woofferton il 17 Ottobre 2023 effettuerà dei programmi speciali in HF:

Martedì 17 Ottobre 2023 trasmetterà dalle ore 1330 alle 1430 UTC/GMT

Sender 95 Marconi sulla frequenza dei 15245 kHz Destinazione Nord America

Sender 96 RIZ sulla frequenza dei 17785 kHz Destinazione Europa

Sender 92 RIZ sulla frequenza dei 17725 kHz Destinazione Europa

La trasmissione comincerà con il segnale di intervallo in tutte le frequenze.

Nel programma si parlerà dei fatti storici del trasmettitore della BBC,Voice of America, Radio Free Europe,Radio Liberty eccetera.

L’ emittente confermerà gli ascolti con una speciale QSL con la possibilità di vincere un ricordo storico della stazione ed una tazza dedicata all’ anniversario della stazione

 

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Lo studio in via Settembrini. Nella sua programmazione soltanto musica «suonata» e format dimenticati come le «radiocommedie»

Centrale Milano, la radio vintage che trasmette in tutta Europa sulle frequenze abbandonate dalla Rai

Salvare le frequenze radio in onde medie (Am) abbandonate dalla Rai un anno fa. È la missione di Centrale Milano, radio che guarda al passato con le antenne piantate nel presente, un progetto editoriale che va in direzione opposta alle «logiche delle radio commerciali».

Un piccolo studio in via Settembrini, dove ha sede l’associazione Fare Musica, Radio Centrale Milano è un’idea di Vincenzo Pagliaro: «Il progetto è nato durante la pandemia per aiutare alcuni musicisti amici, come il trombettista Raffaele Kohler, rimasti senza lavoro a causa della chiusura dei locali. Perché su Centrale Milano (la frequenza è 1575 khz) passa solo musica suonata, da Ennio Morricone alla Climax Blues Band. Per intenderci: niente rap, trap o elettronica. Grazie alle onde medie il nostro segnale arriva in tutta Europa. Nel nostro piccolo portiamo avanti un’operazione culturale».

Se, economicamente, l‘acquisto di una frequenza in Fm risulta proibitivo, le onde medie, ambiente dove tute le radio del mondo trasmettevano fino a metà anni 70, sono oggi un luogo dell’etere disabitato intorno al quale si raccoglie una comunità di appassionati. «Le onde medie hanno fatto la storia della radio, riprendere a trasmettere in questa modalità è anche un modo per conservare la memoria di questo mezzo». La programmazione di Centrale Milano, che andrà a pieno regime all’inizio del 2024, oltre alla musica darà spazio anche a format dimenticati come le radiocommedie, fino all’avvento della televisione, erano uno degli spettacoli di intrattenimento più seguiti nel nostro Paese».

 

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La prima voce a trasmettere via etere – secondo le ricostruzioni più recenti – sembra essere stata quella di Ines Viviani Donarelli, anche se per molto tempo l’annuncio inaugurale venne attribuito a Maria Luisa Boncompagni, che ebbe successivamente una lunga carriera, tanto da essere ricordata come “zia Radio” e “l’usignolo della radio”.

A chiarire il dilemma della trasmissione inaugurale fu Barbara Scaramucci, già direttrice delle Teche RAI, che nel 1997 scoprì che dai documenti originali degli archivi RAI di Firenze risultava che la voce del primo annuncio dell’URI fosse – appunto – quella di Ines Viviani Donarelli.

Il palinsesto inaugurale prevedeva un concerto di musica operistica, un bollettino meteo e le notizie della borsa e venne così annunciato:

“Uri, Unione Radiofonica Italiana. 1-RO: stazione di Roma. Lunghezza d’onda metri 425. A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera. Sono le ore 21 del 6 ottobre 1924. Trasmettiamo il concerto di inaugurazione della prima stazione radiofonica italiana, per il servizio delle radio audizioni circolari, il quartetto composto da Ines Viviani Donarelli, che vi sta parlando, Alberto Magalotti, Amedeo Fortunati e Alessandro Cicognani, eseguirà Haydn dal quartetto opera 7 primo e secondo tempo”.

Quel “che vi sta parlando” pare fosse stato tagliato da vecchie registrazioni – non se ne conosce il motivo – portando così l’attribuzione dell’annuncio a Maria Luisa Boncompagni.

Vera o presunta che sia questa ricostruzione, l’audio dell’annuncio è contenuto nel sito radiodrammi.it.

Passando a questioni puramente tecniche, la lunghezza d’onda era pari a 425 metri, il che significava che la frequenza trasmetteva circa a 705 KHz.

L’URI, Unione Radiofonica Italiana, prima società concessionaria della radiodiffusione in Italia, era stata fondata poche settimane prima, il 27 Agosto 1924.

Si trattava di un accordo tra due importanti gruppi del settore: Radiofono, controllata dalla compagnia Marconi, e SIRAC (Società Italiana Radio Audizioni Circolari). Presidente della Società era Enrico Marchesi, ex direttore amministrativo della FIAT di Torino.

La prima stazione trasmittente si trovava a Roma, a cui seguirono Milano nel 1925, Napoli nel 1926 e Torino nel 1929.

Nel gennaio 1928, l’URI diventava EIAR, Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche, per poi adottare la definitiva e ancora attuale denominazione RAI col finire della guerra.

(Fmworld.it)

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Marconi Radio International eseguirà delle trasmissioni prova il 14 ed il 15 di Agosto 2023 sulle frequenze dei 6180 USB dalle ore 1700 alle 1830 UTC . Eventuali rapporti di ricezione si potranno inviare al seguente indirizzo: marconiradiointernational@gmail.com

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La RAE (Radio Argentina al Mundo) ha definitivamente ripreso la trasmissione quotidiana in italiano (dal lunedì al venerdì) ad un orario comodo (12.00 UTC) attraverso una frequenza orientata all’Europa dal centro di Okeechobee (Florida, USA) di WRMI con cui prosegue una proficua collaborazione.

La scheda aggiornata lo scorso 11 luglio di WRMI riporta la trasmissione italiana della RAE di un’ora alle 12.00 UTC, le 14 in Italia, dal lunedì al venerdì su 15770 kHz (trasmettitore 9, direzione dell’antenna 44°) ascoltata da Italradio con segnale non eccezionale ma intelleggibile.

Purtroppo il sito italiano della RAE ( https://www.radionacional.com.ar/benvenuto/ ) non riporta ancora la lieta notizia sebbene ci sia lo streaming in diretta e la registrazione del programma a confermare il nuovo quadro, veramente positivo della trasmissione. Un programma in diretta giacché il giornalista in onda, Marcelo Chelo Ayala, annuncia l’ora esatta della messa in onda, poco dopo le 9 ora argentina. Con notizie e informazioni dall’Argentina anche molta musica locale che alterna le parti parlate. Chelo, che conclude alle 8 argentine (le 13 in Italia) il programma di Radio Nacional ”Panorama Nacional de Noticias” porta con regolarità l’attulità del programma. Purtroppo dà ancora le frequenze vecchie del programma settimanale e non di quello attuale. La scheda completa della RAE e degli altri programmi veicolati da WRMI è su: https://docs.google.com/spreadsheets/d/13Hra1coQGQAKDzn8QGeAqPuXbvFsn7umGzESGJQUx5k/edit#gid=0
Nella seconda mezz’ora la seconda parte del programma al microfono Caritina Cosulich con una rubrica ma il 9 agosto 2023 non c’è stato altro che la ripetizione degli annunci multilingue della RAE. L’8 agosto, invece, la rubrica ha riguardato la storia di San Cayetano (san Gaetano da Thiene) venerato a Buenos Aires e patrono dei lavoratori, dei disoccupati e di chi cerca lavoro.
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Domenica 6 agosto 2023 sulla frequenza dei 6005 kHz e 3985 kHz dalle ore 1600 UTC e dalle ore 1900 UTC verrà trasmessa una nuova trasmissione sulla storia di Radio Andorra dal 1945 al 1949.

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a causa di tagli al budget, il Consiglio di Amministrazione di Radio Romania ha deciso di interrompere temporaneamente l’utilizzo, a partire dal 1° agosto 2023, di due dei cinque trasmettitori a onde corte di Radiocom.

A partire dal 1° agosto, i nostri programmi potranno essere ricevuti attraverso ciascuno dei trasmettitori situati a Țigănești, Săftica (entrambi vicino a Bucarest) e Galbeni (a est). Se il budget di Radio Romania verrà aumentato, si tornerà a trasmettere attraverso tutti i 5 trasmettitori.
Saranno interessati i programmi di RRI in rumeno, inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo, arabo, cinese ed ebraico. Dal 1° agosto 2023 tutti i programmi potranno essere ricevuti su un’unica frequenza anziché su due. Si annuncerà nelle trasmissioni, sul sito web e su Facebook le frequenze su cui si possono ricevere i programmi, così come i cambi di frequenza specifici operati da Radiocom, sulla base del monitoraggio della ricezione e dei messaggi che riceviamo dagli ascoltatori sulla qualità della trasmissione.
A causa dei tagli al budget, è stato inoltre deciso di dimezzare la potenza notturna dei trasmettitori in onde medie che trasmettono i programmi interni di Radio Romania Actualități e di alcune stazioni regionali.

Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito web www.rri.ro

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Radio Cina Internazionale per un motivo tecnico sospenderà le sue trasmissioni tra il 31 luglio e il 29 agosto  sulla frequenza 7435 kHz.

Si ricorda che le trasmissioni si possono ascoltare oltre che sulle Onde Corte anche via Internet e attraverso gli smartphone, tablet attraverso la sua applicazione Cinitalia  in grado di fornire informazioni e servizi in lingua cinese e italiana e al nostro account Facebook,

 

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Era il venerdì santo del 1930 e la BBC trasmise musica per un quarto d’ora: non si sa il motivo ma ci sono alcune ipotesi

Il 18 aprile 1930 alle 20:45 il presentatore del notiziario serale della BBC, che all’epoca era un’emittente radiofonica pubblica che esisteva da meno di un decennio, aprì l’edizione con le seguenti parole: «Buongiorno, oggi è Venerdì Santo e non c’è nessuna notizia». Per i seguenti quindici minuti, invece di raccontare cosa fosse successo nel mondo nell’arco della giornata, il notiziario trasmise esclusivamente musica suonata col pianoforte, prima di tornare alla consueta programmazione, ovvero una ritrasmissione dell’opera Parsifal di Wagner.

Quello che passò alla storia britannica come “il giorno senza notizie” non era ovviamente un giorno in cui non era accaduto nulla, e negli anni sono state fatte diverse ipotesi sul motivo di questa operazione.

Fondata nel 1922 da un gruppo di compagnie di telecomunicazioni e il General Post Office, ente pubblico britannico che combinava le funzioni di sistema postale di stato e di operatore di telecomunicazioni, la BBC nel 1930 aveva un approccio piuttosto didattico, che «mirava a elevare il carattere morale del Regno Unito», ha spiegato Ethan Zuckerman, direttore del Center for Civic Media del Massachusetts Institute of Technology, alla rivista Atlas Obscura. Nel riassunto di fine anno pubblicato alla fine del 1930, la BBC stessa affermava che «miriamo a uno standard di qualità molto definito, e quando non ci sono notizie giudicate degne di essere trasmesse, non facciamo nulla per colmare quel vuoto».

All’epoca «le notizie non si interessavano della stragrande maggioranza delle esperienze e degli eventi che interessavano alle persone. Potevano esserci giorni in cui non succedeva niente di rilevante per i leader e le élite mondiali, e gli affari della plebe non interessavano»,

dice Zuckerman. «Il 18 aprile 1930 non accadde nulla che un uomo britannico benestante e adeguatamente colto avesse bisogno di sapere».

Nel caso specifico del 18 aprile 1930, sembra che ci fossero in realtà alcune notizie degne di essere date. La prima era che il governo britannico (all’epoca guidato da Ramsay MacDonald) desiderava rispondere ad alcune accuse che gli erano state rivolte dalla stampa. Essendo Venerdì Santo, un giorno festivo nel Regno Unito, però, nemmeno i giornali andavano in stampa, ed è probabile che il governo abbia provato a rivolgersi alla BBC perché trasmettesse la risposta. «È possibile che la giornata senza notizie fosse il loro modo di affermare l’indipendenza dal governo. Un modo di dire “non faremo da portavoce del governo: piuttosto non diamo alcuna notizia”», dice Zuckerman.

– Leggi anche: 20 momenti fondamentali nei 100 anni della BBC

In un programma dedicato all’anniversario di questo episodio, nel 2012, Helen Boaden, allora direttrice di BBC News, formulò un’altra ipotesi per certi versi in contraddizione con quella di Zuckerman. Quel 18 aprile infatti era l’anniversario dello sciopero generale dei lavoratori che durò nove giorni e coinvolse più di un milione di britannici nel 1926, quattro anni prima. Secondo Boden, BBC allora non aveva l’indipendenza che un organo di informazione dovrebbe avere dal governo oggi, e decise di non sollevare un argomento che sarebbe stato considerato scomodo per le istituzioni.

Infine, un’altra possibile notizia di quel giorno era che Surya Sen, un combattente per l’indipendenza bengalese, aveva condotto con successo un’incursione contro un avamposto della polizia coloniale britannica a Chittagong. In quel caso, però, l’informazione non era arrivata a Londra perché le forze di Sen avevano tagliato le linee ferroviarie e telegrafiche.

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Dal 12 Maggio 2023 Radio Argentina al Mundo trasmette in Italiano dal lunedì al Venerdì dalle ore 2300 alle 0000 UTC sulla frequenza dei 15770 kHz (Gabrielli Dario)

 

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La prossima settimana Radio Argentina al Mundo cambierà gli orari e frequenze della trasmissione in lingua Italiana e per ora trasmetterà dalle antenne di WRMI Radio Miami Inteernational (Dario Gabrielli)

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Questa sera (07 maggio 2023) avrà luogo la prima trasmissione di prova di una nuova stazione radiofonica sperimentale italiana chiamata Modulo Radio che trasmetterà dalle 18:45 alle 20:00 UTC sulla frequenza dei 1575 kHz.

Eventuali rapporti di ascolto si possono inviare al seguente indirizzo: moduloradio@hotmail.com

(Gabrielli Dario)

 

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La nuova stazione ‘Ifrikya FM’ è stata ascoltata con musica locale africana dalle ore 0455 fino alle ore 0500 con Id. Il programma continuava con parlato in francese  e musica fino alle 0515

(Alan Roe, British Dx Club)

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Quest’anno, la Radio Svizzera di lingua italiana celebrerà il suo novantesimo anniversario, un compleanno che non è sbagliato definire storico. Nel lontano 1933, il primo segnale di quella che all’epoca si chiamava Radio Svizzera Italiana si diffuse tra le onde dalla storica antenna del Monte Ceneri. Negli anni, l’offerta radiofonica attrasse un pubblico variegato con interessi ed aspettative diversi, portando alla nascita delle tre reti che conosciamo oggi: Rete Uno, Rete Due e Rete Tre, eredi con stili e linguaggi diversi di quella che è entrata nella storia e nella leggenda come RadioMonteceneri“.

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L’ emittente radiofonica irlandese RTE ha annunciato la chiusura delle onde lunghe sui 252 kHz il 14 aprile 2023. https://www.rte.ie/news/2023/0331/1367393-long-wave/

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